Autoritratto
Sono nato nel 1936 a Cascano di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Mi sono laureato in Lettere Moderne nell’Università ‘Federico II’ di Napoli, ed ho iniziato il mio iter di insegnante negli Istituti Superiori dello Stato. Per oltre trenta anni ho insegnato letteratura italiana moderna e contemporanea nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove ho partecipato come relatore in vari convegni. Ho pure insegnato, negli ultimi anni, didattica della lingua italiana nel corso di formazione primaria. Ho scritto numerosi testi scolastici, centinaia di articoli recensivi per quotidiani o riviste specializzate, nonché saggi su argomenti specificamente letterari o di varia umanità. Come poeta ho all’attivo i seguenti titoli:
- Vent’anni (1956)
- Il cinto della Veronica (1964) con prefazione di Edoardo Gennarini
- Ombre dal Sud (1971) con prefazione di Emerico Giachery
- Ritratto da nascondere (1979) con un saggio introduttivo di Fernando Figurelli
- Requiem per il padre (1983) con saggio introduttivo di Rosario Assunto
- Plenilunio nella palude (1997)
- Dai fatti alle parole (2006)
Ho pronto per la stampa il mio ottavo libro di versi, ‘Spiritualità’.
Largamente gratificato dalla critica, sia essa accademica o ‘militante’ ho vinto numerosi premi letterari, tra cui il Premio ‘Ischia’, il Premio ‘Penisola Sorrentina’, il secondo Premio ‘Porto sant’Elpidio’, il premio ‘Histonium’, il premio ‘Casa Hirta’, il premio ‘Renato Serra’ (fuori concorso), il secondo premio ‘Targa d’oro Mergellina’; sono stato finalista, con Dino Buzzati e Bartolo Cattafi, al premio ‘Carducci’ (1964).
Ho sempre amato ripetere la bella sentenza di Giovanni Pascoli:
“V’è al mondo un superfluo che è più necessario del necessario: la poesia”.
Anche per me l’operazione poetica non è stata uno spasso domenicale, ma l’adesione ad una premura interiore determinata come un destino. Allo stato attuale vivo a Minturno, città del sud pontino, circondato dall’affetto protettivo di mia moglie Mimma e dei miei figli Fiammetta, Pierpaolo e Chiara. Una non lieve forma di cardiopatia mi ha costretto ad abbandonare l’insegnamento universitario, ma non mi ha tolto il gusto della poesia e la capacità di fissarla sulla pagina.